Relation – IT

 

RELAZIONE CON L’ATRO

 » L’ascolto attivo è un approccio centrato sulla persona.  » Carl Rogers

Mi propongo di aiutarvi ad ottimizzare i vostri rapporti d’affari, di amore, di amicizia per guadagnare in autenticità e sentirvi al vostro posto giusto. Questo è reso possibile utilizzando i principi della comunicazione benevola e dell’ascolto attivo.

La tecnica dell’ascolto attivo

Mi ripropongo di guidarvi utilizzando questa tecnica in modo da farvi andare avanti verso la vostra realizzazione.

L’ascolto attivo è una tecnica derivata dalla comunicazione benevola: ci rende disponibile agli altri e al suo mondo di codici e di significati.Con un movimento riflesso, l’interlocutore si sente capito e usa la sua energia non per difendersi o attaccare, ma per condividere, riflettere e trovare soluzioni.

I principi sono:

  • Piuttosto far dire che dire.
  • Ascoltare con attenzione e in modo neutro il suo interlocutore lasciandolo andare alla fine del suo pensiero, anche se non si è d’accordo con quello che lui (o lei) dice.
  • Restituirgli quello che ha detto (pensiero) e provato (sentimenti) senza giudizio o parere.
  • Fare domande aperte.
  • Far esprimere fatti concreti e specifici, e intenzioni di azione.

Si riduce al minimo il rischio di incomprensioni, fornendo un ambiente sicuro dove si può esprimersi senza paura di essere giudicati.

Chiavi per comunicare meglio

Mi ripropongo di trasmettervi le chiavi della comunicazione benevola, per aiutarvi a parlare con il cuore e a vivere relazioni sane, rispettose, creative e attente.

Volendo comunicare in modo benevolo implica un lavoro su sé stessi e anche quello di « fare insieme ». Questo desiderio di andare verso l’altro, per capire ciò che si esprime in lui/lei, è essenziale per una comunicazione fluida e autentica.

Molto pratico, vivace e con effetto immediato, questo metodo ci fa esplorare come trasmettere i nostri messaggi e valori ai nostri cari, con efficienza e con il rispetto per tutti, piuttosto che tramite il confronto, il controllo o la dipendenza.

Questo metodo consente di entrare profondamente e veramente in contatto con ciò che sta accadendo a noi per poi poter esprimerlo a un altro, senza ferirlo(la), e con una migliore possibilità di essere ascoltato(a).

Prevede quattro fasi:

1 – L’osservazione

Questo passo consiste nel descrivere i fatti oggettivamente, con precisione e senza giudizio o valutazione.

2 – L’espressione dei sentimenti

La formulazione chiara dei sentimenti che proviamo permette da metter a parte i giudizi e le interpretazioni. Utilizzare la prima persona (« io ») per esprimere a l’altro cio che un comportamento ha come conseguenza dentro di noi permette di educarlo senza accusarlo.
Un arricchimento del nostro vocabolario dei sentimenti avviene gradualmente.

3 – L’espressione dei nostri bisogni

Il fatto di collegare il(i) sentimento(i) provato(i) con una delle nostre necessità insoddisfatte permette di capire meglio cosa sta accadendo dentro di noi.

4 – La formulazione di una domanda

Dopo l’espressione dei sentimenti e dei bisogni, una richiesta concreta e fattibile espressa in modo positivo permette di creare o mantenere un buon rapporto con l’altro e di trovare soluzioni che vanno bene a tutti.

 

Rovine del Muro di Berlino :

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